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Chioggia e le terre del Radicchio Rosso di Chioggia IGP

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Giugno 2017 - Organizzato dal Consorzio di tutela del Radicchio Rosso di Chioggia IGP e dalla Regione Veneto, si è svolto un press-tour riservato a giornalisti specializzati in enogastronomia, al fine di far conoscere e valorizzare il prodotto orticolo più importante per eccellenza, Il Radicchio Rosso di Chioggia IGP, caratteristico delle antiche terre della Serenissima.  

Scopo dell’iniziativa è il proseguimento delle strategie di valorizzazione dei prodotti tipici e del territorio affinché si possa diffondere al consumatore tutti gli aspetti qualitativi, nutrizionali, nutraceutici ed altre caratteristiche e, senza dubbio la più importante, l’utilizzo dell’ortaggio in cucina nelle molteplici declinazioni, secondo la fantasia degli chef o della semplice massaia.


La storia del Radicchio Rosso IGP di Chioggia parte da molto lontano, da molti secoli veniva coltivato una varietà generica di radicchio in tutta la zona lagunare del Veneto e nel Trevigiano.

Ma bisogna partire dall’inizio del dopoguerra, per comprendere le origini dell’ortaggio principe di Chioggia. Infatti in quell’epoca alcuni “chioggiotti” così chiamati gli abitanti di Chioggia, riuscirono a procurarsi, al mercato di Rialto di Venezia una quantità di semi di radicchio variegato di Castelfranco ed iniziarono a trasportarlo con barche a motore verso la laguna di Chioggia.

Era l’inizio di quello che sarebbe diventato il prodotto che conosciamo oggi, Cominciarono quindi a svolgere una intensa attività per la selezione dei semi che producevano piante con spiccata propensione alla formazione di foglie centrali embricate, ottenendo il “Radicchio variegato di Chiogga” da qui con una ulteriore selezione dei semi si selezionarono piante con screziature rosse sempre più diffuse ed estese ottenendo l’attuale “Radicchio Rosso di Chioggia” con la sua caratteristica forma a palla.

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Il successo ed i riconoscimenti ottenuti dal Radicchio Rosso di Chioggia è costituito da molti fattori ma una importanza rilevante è il territorio dove la terra si estende tra il mare e la confluenza con tre grandi fiumi il Po, l’Adige ed il Brenta con tutti i loro affluenti.

Questa terra particolarmente fertile ricca di acqua grazie alla presenza di fiumi e dalla vicinanza al mare che, con le sue brezze, favorisce una ottima ventilazione, evita ristagni d’acqua e di umidità, apporta inoltre una maggiore quantità di minerali disciolti ed evita così il ricorso a prodotti chimici per la buona coltivazione del radicchio. 

I coltivatori orticoli sono così riusciti nel tempo a diversificare la produzione riuscendo a distinguere due tipologie di radicchio il “Precoce” (aprile-luglio) viene prodotto all’interno dei Comuni litoranei di Chioggia e Rosolina, mentre il “Tardivo” (settembre-marzo) nei Comuni Cavarzere, Chioggia, Cona, Ariano Polesine, Loreo, Porto Viro, Rosolina e Taglio di Po.

Si può dire pertanto che Il Radicchio di Chioggia si può trovare fresco tutto il periodo dell’anno.


altIl Consorzio di Tutela del Radicchio di Chioggia IGP, attualmente presieduto da Giuseppe Boscolo Palo, e’ stato costituito nel novembre 2009, a seguito del riconoscimento da parte dell’Unione Europea a fine 2008 dell’Indicazione Geografica Protetta per il Radicchio di Chioggia. Come indicato nello statuto, il Consorzio, che non persegue fini di lucro, ha lo scopo di tutelare e promuovere la denominazione IGP del Radicchio di Chioggia, con adeguate iniziative di valorizzazione e di informazione del consumatore, che possano diffonderne il consumo e la conoscenza, in Italia e all’estero, ed assicurarne la valorizzazione commerciale, al fine di far conseguire agli imprenditori agricoli e a tutti gli operatori della filiera una redditività soddisfacente. Le azioni promozionali e informative Il Consorzio di Tutela del Radicchio di Chioggia Igp sono tese a valorizzare gli elementi che caratterizzano il legame del prodotto col territorio, come l’autoproduzione aziendale del seme e le specificità organolettiche date dalle peculiarità pedologiche ed ambientali dei terreni di coltivazione, a stimolare gli impieghi gastronomici in cucina e nella ristorazione, evidenziando che l’offerta del territorio d’origine Radicchio di Chioggia non è solo l’orticoltura, ma anche pesca, balneazione, patrimonio artistico e culturale, paesaggio e tradizioni, che, assieme alla Città Lagunare, creano un unicum costituente una straordinaria offerta di “turismo del territorio”.

www.radicchiodichioggiaigp.it/