AMSA: UN CONTRIBUTO CONCRETO AL PROGETTO “GIOVANI E LAVORO”
Milano, 6 ottobre 2011 – Amsa ha aderito con entusiasmo alla proposta di don Claudio Burgio,cappellano del carcere minorile Beccaria, di inserimento di ragazzi usciti dall’istituto penitenziario milanese nell’ambito di servizi di pulizia gestiti da Amsa. Dal 14 giugno 2011 i ragazzi della cooperativa Kronos, costituita da Kayròs, contribuiscono infatti alla pulizia dei reparti ossari, cinerari e colombari presso i cimiteri di Baggio, Bruzzano, Chiaravalle, Greco e Lambrate, con il coordinamento di un responsabile Amsa. Fra la fine di agosto e l’inizio di settembre hanno anche prestato servizio di raccolta foglie. Amsa crede da sempre all’importanza di offrire opportunità “virtuose” a giovani e meno giovani, che provengono da esperienze di disagio e illegalità: non solo per ragioni di solidarietà umana e civile, ma anche con la convinzione che il reinserimento nel lavoro regolare dei soggetti a rischio è utile all’intera società, in termini di convivenza, sicurezza e abbattimento dei costi derivanti dal disagio e dall’emarginazione. La nostra azienda ha da anni un rapporto di collaborazione anche con il carcere di Bollate, che prevede il lavoro, in fascia diurna, di detenuti dello stesso istituto penitenziario. Attualmente sono 8 i detenuti impegnati in attività operative di Amsa.
“Siamo orgogliosi di contribuire al progetto “Giovani e lavoro” di Kayròs insieme all’Amministrazione Comunale di Milano” – ha commentato la Presidente Amsa Sonia Cantoni – “peraltro l’inserimento dei ragazzi di Kayròs nelle attività operative presso i cimiteri milanesi è di soddisfazione per tutti. In questo senso ci tengo a ringraziare l’ex Direttore Generale di Amsa Salvatore Cappello, che ha creduto senza esitazione al progetto di inserimento lavorativo dei ragazzi provenienti dal Beccaria. A nome di Amsa mi impegno a ricercare ulteriori opportunità di lavoro nell’ambito dei servizi gestiti dalla nostra azienda, convinti come siamo che la lotta all’emarginazione richieda grande impegno in termini di capacità e volontà, ma sia nell’interesse di chi non vuole sentirsi escluso e di tutta la collettività”.