Val Bregaglia: Alla scoperta dell'arte e della cultura
Terra d’artisti
"L'uomo si ammala quando l'occhio si annoia", diceva il pittore Varlin, che da Zurigo si stabilì con la moglie bregagliotta a Bondo. In Bregaglia l’occhio, di sicuro non si annoia mai, non solo perché circondato da una natura meravigliosa che incornicia maestose montagne che si ergono verso la luce, ma anche perché diversi artisti hanno lasciato in questa terra selvaggia e romantica le loro tracce, le loro opere e soprattutto il loro cuore. Alcuni ci sono nati come i Giacometti, altri come Varlin e Segantini si sono trasferiti in questa valle facendone la loro nuova patria.
Alberto Giacometti, il celebre scultore, nasce tra queste montagne, a Borgonovo, dove adesso riposa nella tomba di famiglia. Le sue statue filiformi sono famose in tutto il mondo e, assieme al suo viso, sono raffigurate sulle banconote da 100 Franchi. A Stampa si trova la sua casa d’infanzia e l’atelier che condivideva con il padre Giovanni, noto esponente del colorismo svizzero. In varie località della valle si possono ammirare le opere architettoniche del fratello di Alberto, Bruno Giacometti. E nelle chiese di Borgonovo e Stampa si mostrano nei loro colori sgargianti i capolavori artistici di Augusto Giacometti, pioniere dell’arte astratta. Nel museo bregagliotto Ciäsa Granda sono esposte alcune opere di tutti questi grandi artisti appartenenti alla famiglia Giacometti, non mancano nemmeno quelle di Diego Giacometti, il designer nonché assistente di Alberto. Nel museo sono conservate anche opere di Varlin, come la grande tela intitolata “La gente del mio villaggio” che parla dell’affetto che l’artista provava per gli abitanti di Bondo. Alla Ciäsa Granda oltre ai capolavori degli artisti il visitatore può immergersi nella cultura e nella storia della regione o scoprire tutti i segreti che riguardano la flora e la fauna.
Alberto Giacometti : opere
Nel lontano 1894 il maestro italiano del divisionismo Giovanni Segantini arrivò a Maloja e gli piacque a tal punto di rimanerci fino alla morte. Oggi a Maloja possiamo ritrovare, seguendo il sentiero a lui dedicato, i paesaggi rupestri che tanto avevano affascinato l’artista, possiamo visitare il suo atelier e la tomba di famiglia. Nel museo Segantini a St.Moritz sono esposte molti dei suoi capolavori, anche le tele che ritraggono i panorami delle cime bregagliotte.
Segantini : Trittico delle Alpi -Vita
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di Renato Banfi