LAC Lugano Arte e Cultura: 12 marzo – 2 luglio 2017 Craigie Horsfield Of the Deep Present
Marzo 2017 - Il Museo d’arte della Svizzera italiana, in collaborazione con il Centraal Museum di Utrecht, dedica un’ampia esposizione monografica a Craigie Horsfield, artista britannico che dagli anni Ottanta conduce una straordinaria indagine sulla natura stessa dell’immagine fotografica.
Nel suo lavoro ricorrono ritratti, nature morte, nonché momenti di vita quotidiana, riti e tradizioni popolari, temi e generi diversi rappresentati con tecniche innovative che tendono a stemperare i limiti fra le varie discipline artistiche. La fotografia costituisce infatti solo uno dei molteplici tasselli che si sovrappongono nella sua produzione artistica: a partire da un negativo, o da un fotogramma, Horsfield produce opere di grande formato realizzate con tecniche sorprendenti e disparate come arazzi e affreschi.
La struttura narrativa della mostra si sviluppa in sezioni tematiche incentrate su opere emblematiche,sovente lavori monumentali come i maestosi arazzi dedicati alla scena apocalittica di Ground Zero o al Golfo di Napoli in un’ambigua visione notturna. Lo straordinario percorso che ne scaturisce porta alla luce le relazioni che intercorrono fra eventi accaduti in luoghi e momenti apparentemente lontani,fra le persone che ne sono state partecipi e gli spettatori che ne fanno scoperta in mostra.
Il concetto di relazione – inteso sia come il legame tra individui sia come il narrare, il raccontare – è centrale nell’opera di Horsfield. Nei progetti che ha realizzato appositamente per questa mostra, così come in altre numerose occasioni, ciò è particolarmente evidente. Secondo l’artista un’opera d’arte si realizza pienamente solo grazie al ruolo attivo del pubblico: «Ciò che avviene qui è il riconoscimento di un passaggio di comprensione, di raccoglimento e di identificazione, l’impressione di dare tempo e profonda attenzione al mondo e agli altri, e a un presente profondo. […] A volte questi passaggi sono fluidi nelle loro interrelazioni, altre volte sono spigolosi e discordanti, e all’interno della struttura ci sono strati su strati di associazioni, citazioni e allusioni, dentro le opere, dentro la narrazione e nel corso della storia, la storia immaginata come un presente profondo».
Sin dall’inizio della sua carriera Craigie Horsfield coltiva un profondo interesse per il suono e la musica, una passione che si riflette nella struttura della mostra, articolata come i movimenti di una composizione musicale. Accanto agli arazzi, agli affreschi e alle stampe, il percorso espositivo include un’installazione sonora composta e mixata dall’artista in collaborazione con Reinier Rietveld appositamente per lo spazio espositivo del MASI. Questo elemento sonoro, in dialogo con le altre opere e insieme ad esse, contribuisce all’elaborazione di nuovi e specifici significati.La mostra presenta inoltre una serie di ritratti inediti realizzati a Lugano dall’artista appositamente per l’esposizione del MASI. Ciò che prevale in queste immagini è l’esplorazione dei processi attraverso i quali cerchiamo di comprenderci l’un l’altro e di esistere insieme. Al tempo stesso queste opere l’unicità delle persone che collaborano con l’artista e la loro singolare e unica esistenza nel presente, riconosciuta nell’attenzione dello spettatore, attraverso il raccoglimento, la sensibilità e l’empatia.In occasione della mostra è stata realizzata in stretta collaborazione con l’artista una pubblicazione che riprende ed espande i temi e la struttura dell’esposizione. Il volume comprende testi di Bruno Fornari, Marco Franciolli, Craigie Horsfield e Nancy Princenthal e conta 172 immagini a colori.Oltre alle consuete visite guidate gratuite, sono previste per tutta la durata della mostra numerose attività di mediazione culturale volte a favorire la fruizione da parte del pubblico e a trasformare la visita in un’esperienza arricchente ed emozionante. Il programma è disponibile sul sito www.edu.luganolac.ch .
Nel corso del primo semestre dell’anno, oltre all’opera di Craigie Horsfield, il MASI Lugano presenta al pubblico un’esposizione dedicata a una delle artiste più celebri del Novecento “Meret Oppenheim.
Opere in dialogo da Max Ernst a Mona Hatoum” (fino al 28.05.2017) e le ricerche di due protagonisti indiscussi dell’arte italiana del dopoguerra, Alighiero Boetti e Salvo (09.04 -27.08.2017).
In concomitanza con quest’ultima mostra, fino al 23 luglio 2017, verrà proposto presso lo Spazio -1. Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, dal titolo “Torino 1966-73” volto a documentare il clima artistico torinese tra gli anni ‘60 e ‘70.
Sede
LAC Lugano Arte e Cultura Piazza Bernardino Luini 6, 6901 Lugano +41 (0)58 866 4230
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www.masilugano.ch
Orari Martedì - domenica: 10:00 – 18:00.Giovedì aperto fino alle 20:00.Lunedì chiuso
Ingresso
La collezione Gratuito
Esposizioni temporanee Intero: chf 15.-Ridotto: chf 10.- (AVS/AI, over 65 anni, gruppi, studenti 17-25 anni)
Gratuito: Visite guidate e laboratori creativi Mediazione culturale +41 (0)58 866 4230
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