Scuola Grande della Misericordia,Venezia: 13 luglio 5 novembre 2017 MAGISTER GIOTTO
Luglio 2017 - Giotto, grande artista del Trecento, comunicato con linguaggi contemporanei a chi vive il mondo di oggi.
L'originale proposta la si vive alla Scuola Grande della Misericordia dove, dal 12 luglio al 5 novembre, Cose Belle d'Italia Media Entertainment propone "Magister Giotto".
"Il nostro obiettivo, chiarisce il Direttore Artistico Luca Mazzieri, è riuscire a comunicare la grande arte italiana nel mondo. Per questo, dopo Giotto sarà la volta di Canova e di Raffaello, protagonisti di altrettante puntate di "Magister".
Abbiamo scelto Venezia come città di partenza di questo lungo viaggio dell'arte italiana nei cinque continenti, perché questa è città di affascinante sintesi tra un grande passato e la contemporaneità più avanzata nell'arte".
Il format creato per "Magister Giotto" non ha precedenti.
In esso, i limiti tra grande mostra e grande spettacolo diventano così impercettibili dall'essere annullati. Ponendo nell'assoluto rigore scientifico la cifra distintiva.
Per "Magister Giotto", accanto a un regista del livello di Luca Mazzieri, ad Alessandra Costantini architetto e progettista, a una voce narrante che risponde al nome di Luca Zingaretti, ad una colonna sonora firmata da Paolo Fresu, sono scesi in campo studiosi di fama.
Il comitato scientifico riunisce infatti nomi di eccellenza nella storia e critica d'arte, come quelli di Alessandro Tomei e Serena Romano Gosetti di Sturmeck. All'obiettivo di portare Giotto nella contemporaneità ha concorso anche la collaborazione di Stefania Paone.
Oltre a loro Giuliano Pisani, filologo classico, che rilegge l'indagine teologica che sottende il ciclo della Cappella degli Scrovegni lasciando emergere la «sceneggiatura» che sottende al ciclo, scritta da Alberto da Padova, teologo agostiniano che finisce la sua vita di cattedratico alla Sorbona di Parigi
E ancora Cesare Barbieri, professore emerito di Astronomia dell'Università di Padova, che propone Giotto legato alle stelle e all'astronomia. Ecco la Missione Giotto del 1986, nata con l'Agenzia Spaziale Europea, la prima e unica missione che riesce a lanciare una sonda che arriverà a 596 chilometri dal nucleo della cometa, rappresentata nell'Adorazione dei Magi nella Cappella degli Scrovegni.
Grazie al lavoro di questa prestigiosissima squadra multidisciplinare, il visitatore vivrà l'emozione di una grande esperienza, entrerà in contatto con il Magister e le sue opere. Sarà portato a tendere la mano per asciugare le lacrime dei suoi Crocifissi che, per la prima volta, lo guarderanno negli occhi anziché limitarsi ad osservarlo dall'alto. Grazie ad innovative ricostruzioni scenotecniche, progettate dagli architetti Corrado Foglia e Raffaele Di Vaio, unite anche a rari filmati d'epoca.
Immagini mozzafiato "abbracciano" lo spettatore, conducendolo dentro un intenso viaggio che finisce con il porsi anche come esperienza spirituale. Un viaggio che conduce là dove nasce l'arte, nell'intimo di un uomo-artista che da discepolo assurge, non a caso, a Magister assoluto.
Le narrazioni conducono da Assisi e il Ciclo francescano, alla Cappella degli Scrovegni, alla città di Firenze, in un percorso dove l'Italia del Trecento viene raccontata attraverso le opere di Giotto e della sua Bottega, per sfociare al contemporaneo con la Missione spaziale a lui dedicata.
"Magister Giotto", 750 anni dopo, conduce a rivivere la complessità e il fascino del pittore e architetto fiorentino, artista-simbolo di un Medioevo che si fa altro.
Racconta un uomo che si conquistò vastissima fama presso i propri contemporanei. Com'è testimoniato dalle numerosissime citazioni e trattazioni che lo riguardano già in vita. Una figura di artista riconosciuta di snodo nella cultura pittorica occidentale, anticipatrice di futuro. E, come "Magister Giotto" consente a chiunque di verificare, effettivamente contemporanea, allora non meno di adesso.
Info
www.magistergiotto.com
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