Dali' La Divina Commedia
Marsciano, Museo Dinamico del Laterizio e delle Terrecotte
Dalì. La Divina Commedia
Mostra temporanea
Dal 27 Novembre 2010 al 27 Febbraio 2011
La mostra, dal titolo “Dalì. La Divina Commedia”, prende il nome dall’omonima serie di xilografie nate dal genio dell’estroso artista spagnolo e ispirate al capolavoro dantesco.
Composta da cento opere a colori, firmate, numerate e pubblicate da Les Heures Claires a Parigi nel 1960, La Divina Commedia riunisce trentatre trittici, ognuno dei quali è composto di tre tavole riferite rispettivamente al Paradiso, al Purgatorio e all'Inferno danteschi. Fondendo in sé simboli, allusioni, esotismo, magia e allegorie in un connubio perfetto, l’opera è una delle maggiori espressioni del metodo pittorico “paranoico-critico” caratteristico dell’artista surrealista.
Dalì creò questi capolavori nel suo periodo illustrativo migliore e lavorò per quasi nove anni alla realizzazione dei cento acquerelli che, in seguito all’esposizione nel 1960 al Musée Galliera di Parigi, furono trasposti, dopo quattro anni di assiduo lavoro con il maestro stampatore Raymond Jacquet, in altrettante xilografie.
Il risultato conseguito è eccellente, sia dal punto di vista tecnico che artistico.
Il soggetto della Divina Commedia, illustrato in precedenza da Botticelli, Blake, Bocklin e Doré, diviene per Dalì un viaggio nella memoria della propria poliedrica sperimentazione passata, e rappresenta una summa dell'arte del maestro spagnolo raggruppando vari aspetti della sua ricerca stilistica, dalla "estetica del molle" alla curiosità verso i miti classici, dall'interesse per la costruzione michelangiolesca delle figure, al gusto per l'incisione circolare che dona loro una forma dinamica.
Nell'uso del colore ci si trova davanti ad una vera e propria antologia di modi, dal tratto fragile e guizzante all’uso plastico, come nei panneggi pesanti e materici.
Visitabile dal 27 novembre 2010 al 27 febbraio 2011, la mostra “Dalì. La Divina Commedia”, realizzata con il contributo della Regione Umbria, si pone all’interno di un più ampio progetto di valorizzazione del territorio, dei suoi beni culturali e paesaggistici voluto dal Comune di Marsciano con l’obiettivo di portare i visitatori a scoprire i borghi storici della media Valle del Tevere, lontani dai normali percorsi turistici, ma non per questo meno ricchi di tradizione, storia, cultura e gusto.
di Renato Banfi