Da Almaverde Bio cinque proposte chiave per la crescita del settore
Milano 24 novembre 2011- Al meeting milanese di Almaverde Bio, la Societa' Consortile leader del biologico in Italia, nonostante la crisi dei consumi, si e' parlato di crescita, di potenziali di sviluppo e innovazione.Nella splendida cornice del Four Season Hotel, nel cuore di Milano, il meeting annuale di Almaverde Bio che ha visto riuniti oltre 150 partecipanti, tra giornalisti, buyers e opinion leader, e' stata una buona occasione per fare il punto su un settore sempre piu' importante nel panorama agroalimentare italiano, com ampie potenzialita' di crescita.
Il 40% dei consumatori italiani dichiara interesse per i prodotti salutistici e di questo, ben il 25% mostra propensione al consumo di alimenti biologici( Fonti:GPF- Sana 2010 e altre). Il biologico tuttavia, nonostante i segnali positivi, si mantiene ancora al 3% della spesa alimentare complessiva delle famiglie italiane pari a 1,8 miliardi di euro complessivi, considerando la totalita' dei canali commerciali, di cui circa 480 milioni nella Moderna Distribuzione(Sana 2011).
E' da queste premesse che nascono i 5 punti per lo sviluppo del settore, presentati al Meeting di Milano dal Presidente di Almaverde Bio Renzo Piraccini: "I dati - dichiara Renzo Piraccini - evidenziano una palese sproporzione tra mercato potenziale del biologico e mercato reale. Il settore ha enormi potenzialità ancora inespresse e ritengo che gli elementi chiave per la crescita del settore siano i seguenti:
- La caratterizzazione dell'area di vendita del biologico all'interno dei supermercati, che facilita il consumatore nel reperimento delle referenze e invoglia l'acquisto d'impulso;
- La presenza di una marca nota specializzata, che garantisca e rassicuri il consumatore all'interno delle strutture commerciali della Grande Distribuzione;
- Una maggiore promozionalità sui prodotti biologici, non tanto esasperando la leva del prezzo, quanto evidenziando con contInuità i prodotti oggetto della campagna ;
- L'innovazione costante sui prodotti quale strumento per intercettare nuovi bisogni dei consumatori dimamicizzando l'offerta e coniugando le novità di prodotto ad alto contenuto di servizio con i requisiti di salubrità e sicurezza che solo il biologico sa offrire.
- La promzione dei consumi di prodotti biologici in tutti i segmenti distributivi compresa la ristorazione commerciale, i bar, i ristoranti, le gelaterie, i parchi tematici, e tutti i possibili format distributivi, dell'Ho.Re.Ca in cui sia possibile comunicare i valori del bio.
"E' evidente - conclude Renzo Piraccini - che Almaverde Bio è il partner ideale per lo sviluppo del biologico, perchè possiede nel suo dna gli ingredienti base per realizzare progetti di category management di successo".
Uno degli elementi di forza per la crescita del settore in termini di consumi delle famiglie e' senza dubbio rappresentato dalla comunicazione ed è sulla pubblicità al consumatore che si concentrano i maggiori sforzi economici di Almaverde Bio che lancerà, a partire dal mese di dicembre, una nuova campagna in cui si porranno in evidenza gli elementi emozionali di una scelta semplice e naturale fatta per " volersi bene". E' questo il nuovo slogan della campagna Almaverde Bio, una esortazione verso la ricerca di valori essenziali per un benessere complessivo, non solo personale ma anche per l'ambiente che ci circonda, e che trova nel biologico una forte rassicurazione.
" La nuova comunicazione - dichiara il direttore Paolo Pari - è una evoluzione che proietta Almaverde Bio verso un posizionamento di marca affidabile per una linea di prodotti alimentari di qualità, tutti biologici e destinata ad un pubblico ampio.Abbiamo scelto , sempre in questa ottica, di declinare gli spot anche sulle diverse categorie della gamma Almaverde Bio ". "Una scelta importante, quasi una sfida, alla cui base ci sono la notorietà della marca, la sua gamma, la professionalita e l'esperienza delle aziende che fanno parte di Almaverde Bio." Ad oggi Almaverde Bio associa 13 imprese specializzate nei diversi comparti merceologici dell'agroalimentare, con un fatturato 2011 che dovrebbe superare i 32 milioni di euro.