Sci alpinismo: 20° Millet Tour du Rutor Extrême 2020 - dal 26 al 29 marzo 2020 - Arvier, Valgrisenche e La Thuile
Presentato giovedì 27 febbraio 2020 la ventesima edizione del Millet Tour du Rutor Extrême presso Skyway Monte Bianco a Courmayer alla presenza del direttore tecnico, l’alpinista e guida alpina, Marco Camandona, Mauro Lucianaz sindaco di Arvier, Riccardo Moret sindaco di Valgrisenche e Barbara Frigo vice sindaco de La Thuile, Renzo Testolin Presidente della Regione Valle d’Aosta e Albert Chatrian assessore regionale all’Ambiente, Risorse naturali e Corpo forestale.
Il Millet Tour du Rutor Extrême è una tra le più spettacolari e moderne gare a coppie sci alpinistiche che si disputerà dal 26 al 29 marzo 2020 nei comuni di Arvier, Valgrisenche e La Thuile. La gara trae le sue origini dal “Trofeo del Rutor” disputato nell’estate del 1933 sul ghiacciaio del Rutor, sul versante di La Thuile.
La manifestazione, a cadenza biennale, è organizzata dallo Sci Club Corrado Gex di Arvier, sotto la direzione tecnica dell’alpinista e guida alpina Marco Camandona. E resa possibile grazie al contributo della Regione Autonoma Valle d’Aosta, delle amministrazioni comunali di Arvier, di Vlagrisenchee, di La Thuile e di numerosi sponsor privati.
Dopo un’attenta selezione, da parte del comitato organizzato, che ha vagliato il curriculum sportivo di ogni singolo atleta, sono state ammesse trecento squadre (di cui 19 femminili) provenienti da 18 nazioni: Germania, Andorra, Austria, Belgio, Canada, Spagna, Stati Uniti, Francia, Grecia, Italia, Messico, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Regno Unito, Slovacchia, Svezia e Svizzera.
A giocarsi il successo in questa storica 20ª edizione saranno gli azzurri del Cs Esercito Matteo Eydallin – Nadir Maguet con i vincitori di Pierra Menta Didier Blanc – Valentine Favre. Attenzione anche al binomio austro italiano composto da Jakob Herrmann - William Boffelli. Ruolo di outsider per l’esperto Filippo Beccari che, per l’occasione, correrà al fianco del talentuoso atleta di casa Henri Aymonod. A caccia di un posto nella top five anche gli altoatesini Alex Oberbacher – Martin Stofner. Sempre protagonisti anche i ragazzi di casa Stefano Stradelli – Francois Cazzanelli.
Nella gara in rosa sfida Svezia – Italia con Fanny Borgstrom – Emelie Forsberg che se la dovranno vedere con Elena Nicolini – Martina Valmassoi. In lizza per un posto sul podio anche le francesi Valentine Fabre – Ilona Chavailaz e le spagnole Marta Riba – Nahai Quincoces.
Tanta passione organizzativa, numerosi eventi collaterali di valorizzazione del territorio e delle sue ecellenze agroalimentari, questi gli ingredienti del TDR, appuntamento scialpinistico tra i più attesi della stagione.
Il Millet Tour du Rutor Extrême fa parte de La Grande Course, il circuito delle gare più belle e prestigiose dell’arco alpino e dei Pirenei, di cui fanno parte Pierra Menta, Trofeo Mezzalama, Patrouille des Glaciers, Adamello Ski raid e Altitoy Ternua.
A tutti gli atleti sarà consegnato il “pacco gara” che per l’edizione 2020 è veramente ricco e consta tra l’altro di un capo Millet della collezione dedicata alla ventesima edizione del Tour du Rutor Extrême.
L’organizzazione ha sempre puntato anche sulla presenza del pubblico lungo il percorso di gara e, come per le passate edizione, sono confermati oltre 500 “gadget spettatori” che anche in questo caso saranno offerti dal main sponsor e verranno distribuiti nelle apposite fan zone.
La gara
Gli atleti gareggiano per categorie e in squadre (maschili e femminili) formate da due elementi: Senior nei quali concorrono i Master (over 45) e gli Espoir (under 23); e le categorie giovanili, suddivise in Junior (18/20 anni) e Cadetti (15/17 anni). Per la prima volta, in questa edizione, spazio anche alle categorie “ragazzi” e “allievi” la cui gara si disputerà domenica 29 marzo.
Per l’edizione del ventennale la gara della categoria Senior (maschile e femminile) si sviluppa nell’arco di quattro giorni che corrispondono ad altrettante tappe per un totale di 9500 m di dislivello positivo, 105 km di fuoripista, 60 km di salita, 45 km di discesa, 6 km di creste aeree, toccando in ogni tappa i 3000 metri di quota, il tutto in totale sicurezza.
La particolarità e la bellezza di questa gara è che è rivolta a tutti, non solo agli atleti professionisti di sci alpinismo ma anche agli amatori di comprovata esperienza. Se le condizioni meteo e la sicurezza lo consentiranno, tutte le squadre avranno la possibilità di non avere cancelli orari e di arrivare in fondo ai quattro giorni di gara. Essere “finisher al Tour du Rutor Extrême” nell’edizione del ventennale darà la possibilità di entrare nella storia di questa manifestazione e di scrivere il proprio nome nell’albo dei concorrenti.
Le 4 tappe della categoria Senior dove al loro interno concorrono i Master (over 22) e gli Espoir (under 21).
Quattro le tappe per la categoria senior, 4 giorni di gara intensi. La novità di questa edizione è la tappa con partenza dal centro di La Thuile per arrivare a Planaval con ben 2400 m di dislivello di salita. Questo percorso ricalcherà in parte la gara del ’33 che viene identificata come “prima edizione” del Tour du Rutor, allora denominato “Trofeo del Rutor”.
La seconda tappa sarà più corta ed avrà un dislivello minore ma senza trascurare la tecnicità del tracciato: questo per dare l’opportunità, soprattutto ai primi, di darsi un po’ più di battaglia e allo stesso tempo di avere la tranquillità di arrivare con gambe e fiato fino all’ultimo giorno di gara.
La terza tappa sarà estremamente tecnica e alpinistica, con tre salite e altrettanti tratti a piedi da affrontare con sci nello zaino. Quota massima raggiunta, punta Feleumaz a 3102 m.
La quarta tappa, con partenza e arrivo dalla località di Planaval nel comune di Arvier (1.554 m), prevede un circuito attorno allo Château-Blanc raggiungendone la vetta a 3.422 m passando attraverso gli alpeggi Orfeuille (1.982 m) e Plan-Petet (2.282 m). In questa tappa il dislivello positivo sarà di + 2300 m circa.
Una gara extrême, di nome e di fatto, nella quale gli atleti si troveranno, durante i quattro giorni di gara, più volte oltre i 3000 metri di quota e che richiede un’ottima preparazione fisica e mentale per affrontare al meglio i cambi di altitudine, le temperature e la tecnicità del percorso.
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