Il Giro delle Fiandre compie 100 anni
Era il 1913 quando Karel Van Wijnendaele organizzò il primo Giro delle Fiandre, corso il 25 maggio dello stesso anno: 330 chilometri di pessime strade intervallate da qualche occasionale via ciclabile; 27 i corridori a contendersi il titolo. Primo all’arrivo presso Mariakerke, nelle vicinanze di Gent, Paul Deman. Era l’inizio di un mito che, salve tre interruzioni legate ad eventi bellici, scandisce puntualmente da cent’anni il tempo nelle Fiandre, oltre che nel cuore degli appassionati di ciclismo di tutto il mondo. Molte cose sono ovviamente cambiate nel secolo di vita del Giro delle Fiandre, percorsi inclusi; ma certe atmosfere, certi paesaggi e gli immancabili muri e pavé non sono mai venuti a mancare. Ecco una sintesi, incompleta, dei principali termini, dei luoghi tipici e degli appuntamenti che animano il paesaggio della regione nei prossimi mesi.
Tra le dozzine di collinette che punteggiano il paesaggio del Giro, alcune hanno guadagnato fama imperitura a causa delle fatiche che hanno imposto agli atleti nel corso delle gare più combattute. Sono i "berg", i famigerati “muri”, tra cui celebri il Kobbenberg, temutissimo per la pendenza (22%) anche dai professionisti più preparati; il Paterberg, più abbordabile (gradiente medio 12,5% con punte di 20%), sul quale ci si cimenta tre volte in questa edizione e che costituisce l’ultima salita prima della linea di arrivo; l’Oude Kwaremont, 2,2 km di cui 1,6 su pavé, anch’esso compreso nel percorso del 2013. Ma il territorio interessato dalle gare ne conta oltre cento, molti dei quali censiti e descritti su www.climbbike.com
L’epica del Giro si intuisce, se non comprende, sul territorio nel quale si svolge, tra i borghi, le strade e i muri che ne costituiscono ossa e sistema nervoso; ma intorno a due cittadine, Roselaere e Oudenaarde (nella zona tra Bruges, Gent e Kortrijk, tra le provincie delle Fiandre Orientali e delle Fiandre Orccidentali) il mito si fa più palpabile e le sue saghe si mettono in mostra. Il primo “santuario” per gli appassionati, ricco di cimeli storici e curiosità, è il museo della bicicletta di Roselaere (www.wielermuseum.be), nel quale vengono celebrati i grandi campioni locali di ogni epoca, da Eddy Merckx a Briek Schotte; il secondo è il Centrum Ronde Van Vlaanderen, nel centro di Oudenaarde, dove si possono rivivere grazie a un impianto interattivo e coinvolgente i momenti salienti che hanno reso celebre il Giro, immedesimandosi in uno dei campioni Fiamminghi. Il museo è dotato di un centro studi e di documentazione e, ovviamente, non mancano cimeli storici e oggetti d’epoca; ma uno dei fiori all’occhiello del Centrum rimane la possibilità di avvalersi della guida in loco di uno dei più celebri campioni fiamminghi, Freddy Maertens (su prenotazione). Da non trascurare poi la brasserie e il piccolo birrificio interni (www.crvv.be).
A dimostrazione dell’attaccamento che il Giro suscita da parte dei Fiamminghi (c’è chi l’ha definita una ”seconda religione”), gli appassionati di ciclismo trovano attorno al circuito “ufficiale” molte altre opportunità da scoprire: sono infatti numerosi i privati che hanno raccolto e messo a disposizione intere collezioni storiche legate ai luoghi e ai personaggi che hanno fatto la storia del Ronde. Numerosi autori locali hanno prodotto una fitta letteratura dedicata al tema, così come sono fioriti nel tempo i pub, i ristoranti, i birrifici o i club che sfoggiano legami con corridori, episodi e luoghi storici. Per facilitare inoltre i cicloturisti (sempre più numerosi) che visitano “in pellegrinaggio” i luoghi sacri del Ronde per ripercorrerne dei tratti, esiste oggi una rete di piste ciclabili capillare e lontana dal traffico, il cui sistema segnaletico consente di orientarsi facilmente, nonché una serie di b&b che offrono una piena immersione nell’atmosfera del Giro (oltre che, frequentemente, servizi per ciclisti, dal noleggio alle riparazione).
Nel corso del 2013 il calendario ciclistico fiammingo è molto denso, vi segnaliamo gli appuntamenti “minimi” che consentono di gustare il Giro delle Fiandre celebrandone l’importante anniversario: il 30 marzo2013 la Randonnée, il giorno precedente il Giro disputato dai professionisti si corre la gara per amatori, sullo stesso percorso o su due versioni più corte.; il 25 maggio 2013, Ronde 100 – classic, si tratta della rievocazione della prima edizione del 1913, sul percorso originale. Infine il 25 e 26 maggio 2013 RetroRonde: versione “storica”, affrontata su bici d’epoca (pre - 1987) con vestiario appropriato: e' un vero e proprio appuntamento per appassionati, senza l’aspetto competitivo, ma con una particolare attenzione per i dettagli di costume e gastronomici.
Sono inoltre previsti spettacoli e manifestazioni, specialmente nei dintorni di Oudenaarde, lungo tutto il percorso di avvicinamento al Giro e alle celebrazioni; per maggiori informazioni www.turismofiandre.it