La “Via Alta”: tra il Piemonte orientale e Arles, un progetto Alcotra intriso di turismo, cultura e spiritualità
Torino, 7 gennaio 2013 – Progettato per “intercettare” il turismo religioso e spirituale tra il cammino di Roma e quello di Santiago di Compostela, il progetto Alcotra della “Via Alta” si pone come anello di congiunzione ideale e inedito tra due dei percorsi tradizionalmente più frequentati dai pellegrini di tutto il mondo.
Il tragitto, pensato come parte del più ampio programma Alcotra (Alpi Latine Cooperazione TRAnsfontaliera Italia-Francia), tocca alcune delle zone più affascinanti e antiche d’Europa, per un percorso che parte da Vercelli, nel Piemonte orientale, e arriva ad Arles, in Provence-Alpes-Côte d’Azur (Paca).
Nello specifico, l’itinerario della “Via Alta” tocca le località di Vercelli, Torino, Susa, Briançon, Mont-Dauphin, Embrun, Gap, Sisteron, Forcalquer, Apt, Avignone e Arles. Zone e città ricche di tesori naturali e paesaggistici, alcuni dei quali (la place forte di Mont-Dauphin, il Palazzo dei Papi di Avignone, i resti romani e romanici di Arles) iscritti nel prestigioso elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. Tra gli altri highlights del cammino: la Sacra di San Michele, tra Torino e Susa, il Forte di Exilles, l’Abbazia di Novalesa e il centro storico di Embrun, abbarbicato su uno sperone roccioso che domina la valle.
Alla base di questo progetto ci sono due obiettivi strategici principali: la diversificazione dell’offerta turistica e la destagionalizzazione della stessa nelle zone interessate. Una risposta al primo obiettivo è data dal fatto che la “Via Alta” si pone come percorso inedito a metà strada tra spiritualità, cultura e montagna, per un’offerta turistica davvero a 360 gradi. La destagionalizzazione, invece, uno dei punti chiave dell’intero progetto Alcotra, si riscontra nel target principale, autunnale e primaverile.
Realizzato, come tutti i progetti del programma Alcotra, con i fondi dell’Unione Europea, la “Via Alta” è l’esempio perfetto di come il turismo integrato (all’interno delle regioni Alcotra, ma pure tra varie altre zone europee anche molto lontane tra loro) e diversificato (a incontrare i gusti di differenti tipi di viaggiatori) possa essere una grande risorsa per il Vecchio Continente: sfruttando i già frequentatissimi cammini di Roma e di Santiago di Compostela, la “Via Alta” si pone come perfetta integrazione di essi, capace di rivitalizzare il turismo di zone ricche di grande fascino grazie a un mirato e virtuoso utilizzo delle risorse comunitarie.
Luciano Cravotto