Aprile 2018 - Non solo mare, ma anche centro storico, ricorrenze religiose, eccellenze enogastronomiche è il “live motive” che ha accompagnato un gruppo di giornalisti in visita ad Alessano, borgo in provincia di Lecce, nell’ambito del progetto organizzato dal Comune di Castrignano del Capo con la collaborazione del Gab Lupiae del CTS di Lecce e finanziato dalla regione Puglia nell’ambito del P.O.R. Puglia FESR-FSE 2014/2020 – ASSE VI – “Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali”, AZIONE 6.8 –  “Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche”  - Avviso pubblico per l’organizzazione di iniziative di ospitalità di giornalisti e opinion leader promosse dai Comuni o Unioni di comuni della Regione Puglia e finalizzate alla conoscenza del territorio e dei suoi attrattori materiali ed immateriali - Annualità 2018" 

II protagonisti del press tour hanno avuto modo di scoprire Alessano ed il suo territorio. Posto a  circa 60 Km a Sud dal Capoluogo di Lecce, a poca distanza dai due mari e vicinissimo a SantaMaria di Leuca.

Il cittadino più celebre di Alessano è certamente Don Tonino Bello. (1935 - 1993).

E’ grazie a lui che il Borgo è diventato la seconda meta religiosa in Puglia dopo San Giovanni Rotondo.

Sono moltissimi i pellegrini che ogni fine settimana si recano a visitare la casa natale, che attualmente è diventata un piccolo museo e sede della fondazione, e pregare sulla tomba di Don Tonino, il Vescovo di Molfetta per il quale è stato avviato il processo di canonizzazione e che il prossimo 20 Aprile, nel XXV° anniversario della sua morte, riceverà gli onori della visita di S.S. Papa Francesco, che si recherà al cimitero di Alessano per rendergli omaggio.

Proprio di fronte alla casa di Don Tonino Bello, dove si allarga la grande piazza , si trova la Chiesa Madre così imponente e sontuosa in quanto destinata a diventare sede di Vescovado. Edificata nella seconda metà del settecento, in sostituzione dell'antica cattedrale romanica, prese il nome di chiesa madre di San Salvatore, e presenta tre portali d'ingresso mentre l'interno è a tre navate a croce latina.

Il Borgo è costituito da un delizioso centro storico dove passeggiando nelle caratteristiche vie si scoprono case a corte,e abitazioni, con balconi finemente lavorati dall’antico fascino barocco. E’ con 'sorpresa che in questo piccolo borgo si trovano importanti palazzi nobiliari a testimonianza di un passato di grande splendore economico sviluppatosi tra il XV e il XVI secolo, dove governarono importanti famiglie nobili quali i Del Balzo, i De Capua, ed anche i Gonzaga.

Queste famiglie fecero erigere per le loro residenze nella piazza del Castello,  il Palazzo Ducale, il Palazzo Sangiovanni, Palazzo Lecari, che meritano una visita per la loro bellezza architettonica.

A pochi passi dalla piazza si trova un piccolo quartiere detto il “ghetto” formato da pochi vicoli dove il tempo si è fermato. Era il luogo dove una folta comunità di ebrei trovarono accoglienza, da parte dalla popolazione di Alessano, a seguito di storica persecuzione, ed ebbero il permesso di stabilirsi anche se con l'obbligo di risiedere in un quartiere delimitato e separato dal resto del paese. 

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