Presentata la SMEMORANDA2012 : DREAM, DREAM, DREAM
Se c'è una cosa che non può avere confini né età, un po' come la fantasia e l'amore, che guarda caso ne sono l'enzima principale, è il sogno.
Si comincia presto a sognare, nel sonno e nella veglia, e quando va bene non si smette più, ma è nell'adolescenza che i sogni prendono una consistenza diversa, intrisi di desideri e impulsi acerbi ma potenti, di idealità e ambizioni ancora immature ma capaci di dare un indirizzo alla personalità
Smemoranda, il diario a tema degli studenti italiani, s'interroga in questa 34ma edizione sui sogni e sulla loro “natura”, visto che alcuni più di altri sanno fornire uno slancio straordinario per cambiare l'ordinario, una specie di motore ecologico che muove la realtà.
Il sogno così inteso non è la chimera, non è l'utopia (che pure è consigliabile coltivare) e nemmeno un semplice desiderio: è qualcosa di più profondo, ha un'anima, una sua evoluzione e un suo tempo per essere (realizzato: la realizzazione non è qualcosa di disgiunto dal sogno, ne fa parte, è il sogno stesso in una fase più adulta, più consapevole).
È da leggere così il triplice invito a sognare di Smemoranda: "Dream, Dream, Dream" vuol dire: "Vivi e sogna!" e anche "Sii protagonista e responsabile dei tuoi sogni, sceglili bene, alimentali, lascia che ti cambino la vita".
Nella loro prefazione, triplice come il tema, i direttori Gino e Michele parlano di “sogni cuore” che a differenza dei sogni normali “si rafforzano e migliorano se li tieni vivi”.
Accanto a questa prospettiva da sognatori incalliti, quella di altri 95 sognatori seriali di tutte le età, dai venti ai settanta: sportivi, comici, scrittori, attori e cantanti parlano tutti dei sogni come di una necessità vitale e royalty free: “il copyright sui sogni, per fortuna, non esiste” (Enrico Bertolino).
E poiché il sogno è un universale che stuzzica la fantasia e l’ambizione da duemila anni (la prima interpretazione sistematica pare non si debba a Freud ma al suo meno illustre predecessore greco Artemidoro), le quasi cento proposte inedite sono integrate da alcune decine di citazioni - pubblicate ogni venerdì, per ispirare i week-end - tratte dalla storia della letteratura, da Shakespeare a Pavese, con incursioni nella musica e nel cinema.
A parte che per qualcuno “solo nei sogni gli uomini sono davvero felici” (è il Peter Weir de L’attimo fuggente…) e per altri più possibilisti “tutti i sogni possono essere realtà, se il sogno non finisce” (o - ndr - se finisce bene) (Pedro Salinas), in generale, nonostante l’evidente paradosso che “nel sogno sei autore e non sai come finirà” (Cesare Pavese), conviene sempre “dream on, dream on, dream until your dream come true” (Aerosmith).
SMEMORANDA 16MESI 2012 È AL 100% REALIZZATA IN ITALIA e STAMPATA SU CARTA FSC,
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