I vini di Emilia Wine e Casali Viticultori “sposano” la cucina milanese
Dicembre 2017 - Palcoscenico milanese per i vini di Emilia Wine e Casali Viticultori, realtà di primo piano della vitivinicoltura reggiana. In occasione di Vi.Vite, primo appuntamento nazionale dedicato alle cantine cooperative, Emilia Wine, aderente a Confcooperative, insieme a Casali Viticultori, hanno organizzato una serata gourmet presso la Trattoria del Nuovo Macello.
L’obiettivo era presentare ad una ampia platea di ospiti – composta da opinion leader, operatori del settore, giornalisti e buyer della distribuzione – alcuni dei migliori prodotti del gruppo vinicolo, primi fra tutti gli esclusivi lambruschi biologici e ancestrali e gli ottimi vini bianchi spumanti, che hanno appena ricevuto un’importante menzione sulle principali guide enologiche.
Il menù della serata, centrato sulle più autentiche specialità gastronomiche meneghine, è stato creato pensando agli abbinamenti con le migliori espressioni enologiche del territorio reggiano. Ecco quindi che gli Antipasti di Milano sono stati serviti con una profumatissima Spergola Ca’ Besina Spumante brut metodo classico e con una versione Spergola spumante metodo charmat.
Il Risotto allo Zafferano è stato “innaffiato” con un Lambrusco Montericco in purezza rifermentato in bottiglia, una vera chicca enologica se si pensa che questo clone di Lambrusco è ormai una rarità. Sempre con i primi è stato presentato un Lambrusco biologico Prata Solis il cui nome prende origine dalla zona tipica di produzione (Pratissolo). Gli chef della Trattoria del Nuovo Macello, Marco Tronconi e Giovanni Traversone, hanno poi proposto la Punta di Vitello alla Milanese a cui è stato abbinato un Lambrusco del tutto particolare: il Migliolungo. Questo vino è il risultato di un importante lavoro condotto dall’Istituto Agrario Zanelli di Reggio Emilia grazie al quale antichi vitigni di Lambrusco che hanno rischiato di scomparire sono oggi recuperati per dare vita a questo Lambrusco tanto apprezzato a suo tempo da Luigi Veronelli.
Per il Dolce a Sorpresa, infine, un Malvasia passito dal nome esplicito, “Vigna di Grazia”, un vino dal lungo affinamento curato dall’enologo Luca Tognoli, esperto professionista e grande conoscitore di vini emiliani.
“I vini proposti a Milano – dichiara il direttore generale di Casali Viticultori, Roberto Martinelli – rappresentano il fiore all’occhiello della nostra ampia gamma che, grazie al livello qualitativo sempre più elevato, sta ottenendo crescente successo presso i consumatori e viene distribuita nei punti vendita delle principali catene della GDO, nazionale ed estera, e nelle migliori enoteche italiane”.
“L’ottima qualità dei vini prodotti – sottolinea il presidente di Emilia Wine, Davide Frascari – è il frutto dell’azione congiunta dei nostri viticoltori, che adottano le tecniche produttive più moderne ed efficaci, e degli enologi, che con grande impegno e passione completano in cantina l’azione avviata in campagna, dando vita a vini di grande spessore e sapore, sempre più apprezzati dal mercato”.