CHERATOCONO: UNA MALATTIA GIOVANE
Dai 15 ai 25 anni sono maggiori le possibilità che si manifesti Dalla California un nuovo Test per la diagnosi precoce
CAMO Centro Ambrosiano Oftalmico e NEOVISION in collaborazione con l’Università di Verona e l’Università di Chieti-Pescara presentano i dati relativi alla 1° Campagna di prevenzione e diagnosi del Cheratocono svoltasi nei scorsi mesi di settembre e ottobre.
La campagna ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Salute e della Società Oftalmologica Italiana.
Sono state 317 le persone che si sono sottoposte agli screening gratuiti nei 21 Centri distribuiti in su tutto il territorio nazionale. Il dato più evidente è che l’82% non presenta alterazioni riconducibili a cheratocono, il 10% presenta delle alterazioni riconducibili a sospetto cheratocono mentre l’8% evidenzia modifiche dell’aspetto corneale che rivelavano cheratocono già evidente mai diagnosticato precedentemente. Quindi quasi 2 persone su 10 soffrono o potrebbero sviluppare questa patologia. Una percentuale che essendo una malattia che colpisce i giovani e i giovanissimi desta una certa preoccupazione.
Il numero di persone analizzate risulta equamente suddiviso tra maschi (54%) e femmine (46%). Il 32% dei pazienti ha età compresa tra i 15 e i 20 anni, il 24% tra i 21 e i 25 anni, il 22% tra i 26 e i 30 e tra i 31 e 35 anni.
Per alcune delle persone che si sono sottoposte allo screening è stato possibile avvalersi del Test di Avellino (Labs). Una tecnologia di nuova generazione sviluppata a Menlo Park in California -USA- che consiste in un test genetico per la diagnosi precoce del cheratocono attraverso il sequenziamento del DNA prelevato con un tampone buccale durante lo screening e analizzato successivamente nei laboratori di Avellino Labs e che permetterà a questi pazienti di sapere se sono presenti alterazioni nei cromosomi riconducibili al cheratocono Questo test è stato recentemente presentato ufficialmente agli oculisti statunitensi in occasione del congresso dell’American Academy Ophthalmology (AAO) 2019.
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