PRIMAVERA: Tempo di POLLINI e di ALLERGIE
Milano, 7 marzo 2012. L'allergia ai pollini, che provoca la rinite allergica stagionale, conosciuta anche come febbre da fieno, non provoca febbre ma diversi sintomi debilitanti, quali starnutazione ripetuta, gocciolamenti nasali e retronasali, congestione nasale, prurito a occhi, orecchie, naso o gola e stato di spossatezza generale, che possono risultare alquanto snervanti (1*). Inoltre, la forma grave della patologia si associa a compromissione della qualità di vita, in quanto influisce sull'esecuzione delle normali attività quotidiane e sul benessere psicosociale"(2*).Negli ultimi decenni la prevalenza della rinite allergica è aumentata significativamente, in particolare nei Paesi industrializzati, colpendo, secondo le stime degli esperti, 500 milioni di persone in tutto il mondo e il 20-30% circa della popolazione europea(1*).
L'esposizione ai pollini negli individui sensibilizzati provoca i tipici sintomi della rinite allergica ma talvolta anche veri e propri attacchi d’asma. Infatti, sebbene i pollini intatti siano in genere troppo grandi per raggiungere i bronchi, alcuni studi hanno dimostrato che i bioaerosol derivati dai pollini possono penetrare negli alveoli, provocando un peggioramento dell'asma allergico(3*).
I pollini, gli allergeni più comuni presenti nell'aria, sono minuscoli granuli dalla consistenza simile a polvere rilasciati dalle piante in fase di fioritura e trasportati dal vento o dagli insetti, il cui ruolo consiste nell'impollinazione incrociata ai fini della riproduzione. Tuttavia, una volta presenti nell'aria, i pollini possono entrare in contatto con gli occhi,il naso, i bronchi di una persona, scatenando una reazione allergica.
In base all’area geografica , la stagione dei pollini può iniziare a gennaio e durare fino ad autunno inoltrato(4*). I pollini delle graminacee sono gli allergeni più comuni, responsabili del 52% di tutti i casi di rinite allergica(1*) - sebbene non siano di certo le uniche piante a causare reazioni allergiche nei pazienti sensibilizzati ai pollini. Le stagioni dei pollini, quindi, possono durare diversi mesi, generalmente a partire dalla pollinazione degli alberi all'inizio della primavera. La pollinazione delle graminacee dura dalla tarda primavera all'inizio dell'estate, mentre quella di erbe, come le composite è presente durante l’estate.
Tra gli alberi noti per causare allergie gravi rientrano la betulla, il nocciolo, il cipresso, l 'olivo,la quercia, , l'olmo, il frassino.. Il polline di graminacee più diffuso origina dalla fienarola dei prati, dall'erba codolina, dall'erba mazzolina.(4*). I pollini delle composite, come l'ambrosia, sono responsabili del 27% delle riniti allergiche, e rappresentano un'altra importante fonte di allergia ai pollini(1*). Vale la pena sottolineare che il numero dei pazienti monosensibilizzati (sensibilizzati a una sola pianta) è piuttosto limitato. La maggior parte sembra essere infatti polisensibilizzata, reagendo a fonti multiple di piante, ma anche di alimenti contenenti molecole omologhe (4*).
L'ampia gamma dei possibili sintomi della rinite allergica stagionale può presentarsi in forma da lieve a grave. Tra la popolazione europea affetta da allergie respiratorie, il 15-20% soffre di una forma da moderata a grave della patologia(5*), che può di conseguenza influenzare e alterare la normale esecuzione delle attività quotidiane, la qualità del sonno causando spossatezza, le funzioni cognitive, la produttività lavorativa, la performance agli esami scolastici e influenzare anche il benessere psicosociale(2*-6*).
Inoltre, i bambini allergici possono avere difficoltà di apprendimento e conseguire un basso rendimento scolastico. Uno studio che ha indagato se la rinite allergica influisce negativamente sulla performance durante gli esami scolastici, ha dimostrato che gli studenti affetti da rinite allergica che presentavano un certo punteggio dei sintomi durante il giorno degli esami, avevano più del doppio della probabilità di essere bocciati(7*). “Per evitare o ridurre al minimo l'impatto della stagione dei pollini, i pazienti affetti da rinite allergica stagionale dovrebbero consultare uno specialista in allergologia il prima possibile, preferibilmente prima dell'inizio della stagione dei pollini, e attenersi a un trattamento adeguato della patologia”, commenta il Dottor Oliviero Rossi della SOD di Immunoallergologia dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi-Firenze.
Dopo una corretta diagnosi formulata da uno specialista in allergologia, al fine di identificare a quale polline (o a quali pollini) sia sensibilizzato il paziente, il paziente dovrebbe cercare di evitare il contatto con il polline. Tuttavia è piuttosto difficile se non addirittura impossibile evitare i pollini all'aria aperta durante la stagione, ma alcuni semplici accorgimenti possono contribuire a ridurre l'esposizione ai pollini, ad esempio restare in ambienti chiusi fino al pomeriggio (se possibile), tenere le finestre dell'abitazione e dell'auto chiuse, farsi la doccia quando si rientra, indossare occhiali da sole, ecc.Inoltre, esistono diverse opzioni di trattamento al bisogno, come gli antistaminici, per aiutare i pazienti a controllare i sintomi.. Tuttavia, nei pazienti con rinite allergica grave, spesso i sintomi non sono adeguatamente controllati da questi farmaci.
L'immunoterapia allergenica rappresenta untrattamento appropriato per i pazienti che soffrono di allergie respiratorie di grado moderato-grave essendo in grado di combattere non solo i sintomi ma anche le cause delle allergie.
L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda l'immunoterapia con allergeni per i pazienti affetti da rinite allergica:
quando il trattamento sintomatico è insufficiente,
quando il trattamento sintomatico causa effetti collaterali indesiderati,
e/o quando il paziente non è in grado di assumere il trattamento sintomatico.
Oltre alla tradizionale via di somministrazione tramite iniezione sottocutanea, la via sublinguale, disponibile sotto forma di gocce– o di compresse sublinguali per l'allergia ai pollini di graminacee è la soluzione per i pazienti che soffrono di rinite allergica stagionale grave. In Italia, esistono diverse specie di graminacee, le principali appartengono alla famiglia delle Poacee (come la mazzolina, il paleo odoroso, il logliarello, l’erba dei prati e la codolina) responsabili dei sintomi del paziente, è quindi importante che il vaccino contenga tutte le specie rilevanti al quale è naturalmente esposto..
Oltre a essere efficace nel ridurre i sintomi, è stato dimostrato che l'immunoterapia sublinguale migliora in modo significativo la qualità di vita dei pazienti(8*) e riduce il consumo di farmaci sintomatici. Per trarre vantaggio dall'immunoterapia con allergeni, i pazienti che soffrono di allergia ai pollini devono iniziare il trattamento circa 4 mesi prima della stagione pollinica e per tutta la sua durata.
Stallergenes è un'azienda biofarmaceutica europea specializzata nei trattamenti di immunoterapia per le allergopatie respiratorie, quali rinocongiuntivite grave, rinite e asma allergico. Pioniere e leader nei trattamenti di immunoterapia per via sublinguale, Stallergenes investe circa il 20% del proprio fatturato (lordo) in attività di Ricerca e Sviluppo e partecipa attivamente allo sviluppo di una nuova classe terapeutica: le compresse per immunoterapia sublinguale. Nel 2010, Stallergenes ha realizzato un fatturato di 216 milioni di euro, con più di 500.000 pazienti trattati con i prodotti dell'azienda.
Per ulteriori informazioni, consultare: http://www.stallergenes.com
(2*)Kremer B. et al. Relationship between allergic rhinitis, disturbed cognitive functions and psychological well-being. Clin Exp Allergy 2002;32:1310-15.
(3*)Baxi S. N. The Role of Allergen Exposure and Avoidance in Asthma. Adolesc Med State Art Rev. 2010 April ; 21(1): 57.
(4*) Hauser et al. Allergy, Asthma & Clinical Immunology 2010, 6:1
(5*) White P. et al. Symptom control in patients with hay fever in UK general practice: how well are we doing and is there a need for allergen immunotherapy? Clinical and Experimental Allergy. 1998: 28: 266-270.
(6*) Santos C-B. et al. Allergic rhinitis and its effect on sleep, fatigue, and daytime somnolence, Ann Allergy Asthma Immunol. 2006;97:579–587.
(7*)Walker S, Khan-Wasti S, Fletcher M, Cullinan P, Harris J, Sheikh A. Seasonal allergic rhinitis is associated with a detrimental effect on examination performance in United Kingdom teenagers: case–control study. J. Allergy Clin.Immunol. 120(2), 381–387 (2007).
(8*) Ciprandi G. et al. Sublingual Immunotherapy in Polysensitized Patients: Effect on Quality of Life. J Investig Allergol Clin Immunol 2010; Vol. 20(4): 274-279