L'ambizioso progetto del Prof.Umberto Veronesi

 a sostegno della pace nel mondo attraverso la scienza

Milano 18 novembre 2011- Ferrarelle SpA e UNICEF Italia saranno tra i protagonisti della Conferenza Mondiale Science for Peace, in programma il 18 e 19 novembre presso l’Università Bocconi di Milano. La conferenza, alla sua terza edizione, nata e gestita dalla Fondazione Umberto Veronesi, riunirà 4 premi Nobel e 37 relatori - scienziati, studiosi ed esponenti internazionali del  mondo della cultura - accomunati dai medesimi obiettivi: discutere di ciò che la scienza può fare per contribuire alla riduzione della violenza e dei conflitti mondiali; educare alla pace attraverso mirate attività di sensibilizzazione; convincere i governi europei ad impiegare parte delle risorse destinate al settore militare per urgenze e problematiche sociali.

Anche Ferrarelle si unisce a questo coro di buoni intenti testimoniando della sua personale esperienza intrapresa in collaborazione con UNICEF Italia per portare qualche goccia di speranza in una regione del mondo, il Corno d’Africa, perennemente bisognosa di aiuto. Il progetto presentato alla Conferenza da Vincenzo Spadafora, Presidente UNICEF Italia, e Carlo Pontecorvo, Presidente Ferrarelle SpA, è nato col nome L’acqua che fa del bene nel gennaio 2007 e si propone di fare dell’acqua strumento di evoluzione sociale per le popolazioni  per cui questa risorsa risulta un bene raro. In Eritrea UNICEF e Ferrarelle SpA hanno così realizzato sistemi idrici e sanitari in 44 scuole  a beneficio di 13.000 bambini ed è stato in particolar modo possibile ridurre la probabilità di abbandono degli studi da parte delle bambine permettendo loro di accedere a servizi igienici separati. Dal 2010 il progetto prosegue in Ciad, 5º paese per dimensioni del continente africano ma  sest'ultimo per accesso a fonti d'acqua potabile, per costruire 150 pozzi grazie ai quali approvvigionare ben 60.000 persone. 

Il progetto di UNICEF Italia e Ferrarelle Spa rientra nella tematica di Accesso all’acqua e al cibo insieme ad altre iniziative che portano la firma della FAO e dell’Università di Milano e ha meritato un posto tra le tante lodevoli attività presentate al convegno perché, come nell’intento di Science for Peace e come solo ciò che nasce dalla collaborazione tra due grandi realtà animate da solide virtù e sani principi morali, permette ancora giustamente di credere nel futuro